Ricetta della Temperanza:

prendiamo tutti i nostri desideri; aggiungiamo le passioni. Poi prendiamo l’istinto, quello che ci fa annusare i pericoli e i corpi, quello che guida la nostra vita più basilare.
Mettiamo tutto il un pentolone sospeso ad una corda, che sarà a sua volta attaccata a una quercia antica.
Aggiungiamo un pizzico di equilibrio, un respiro di pazienza e tanta attenzione.
Per ultima cosa, indossiamo il morso nella bocca, che ci impedisca di parlare troppo precipitosamente, e copriamo la nostra spada con un fodero, che non ci permetta di ferire nessuno.

A fine cottura, ma ci vorrà molto, molto tempo, avremo la chiave per aprire la città di Dio.