Il Gioco Cosmico delle 78 Carte dei Tarocchi

L ‘intuizione è una funzione del cervello che sfugge alla catalogazione delle Neuroscienze, gli studiosi non sono ancora riusciti a stabilire da dove viene questa capacità che tutti gli esseri umani possiedono. E’ come un lampo di comprensione, che rompe il velo di Maya, e tutto, per un istante, è chiaro.

In effetti, buona parte delle funzioni del nostro cervello non sono ancora state identificate dalla scienza, ma sono ben note alle religioni antiche e moderne. Con la lettura dei Tarocchi diamo spazio a quella parte delle nostre capacità che non ha avuto la possibilità di esercitarsi, ma è stata instradata direttamente dall’ambiente culturale in una precisa direzione. Quindi l’esercizio della narrazione intuitiva ci permette di coltivare, per così dire, la sorgente viva e naturale della percezione.


Per questo i Tarocchi sono un gioco, e un gioco cosmico. In modo ludico ritroviamo il nostro spirito selvaggio e incontaminato; con la sua guida possiamo ritornare a casa, nel cosmo.

In ogni caso, quando dico che studio i tarocchi molti pensano che io sia una cartomante.

Come dice Steven Forrest, parlando del suo mestiere di astrologo: “Ammettere, in compagnia di persone intelligenti, di essere un astrologo è diventato come ammettere di seguire telenovelas o di essere abbonato a un ridicola rivista di gossip…”

(Il cielo Interiore – edizioni Juppiter Consulting Publishing Company)


Provo una sensazione simile, quando sento la parola “taroccare”, cioè mistificare, falsificare. Eppure le immagini contenute nei ventidue arcani maggiori sono uno strumento prezioso per la crescita interiore e la libertà individuale, così ricche di sfumature da abbracciare l’unica realtà che ognuno vive, e allo stesso tempo comprendere i simboli che appartengono a tutti noi dall’inizio dei tempi.

La sfida è quella di vivere una vita “pensata” dicono gli psicologi, una vita “consapevole” dicono i mistici.

I tarocchi sono una delle vie per avere l’occasione di “pensare” e di “meditare” la nostra vita, utilizzando al meglio i giorni che abbiamo davanti, occorre solo riportare alla luce le loro potenzialità, ora nascoste sotto la coltre di polvere fatta di superstizioni, paure irrazionali, speranze e illusioni.


A differenza di altri strumenti, i tarocchi portano con sé la tradizione di pensiero a cui siamo legati. Con rispetto per i nostri padri, madri, nonni, nonne,  avi e ave possiamo fare un salto quantico nella realtà del XXI secolo, mettendo nuovo carburante  nell’astronave della ricerca spirituale, il viaggio potrebbe essere lungo, e anche interessante.